Rifondazione Comunista e Federazione delle Sinistra contro Cimino. Esperienza “Enna al Centro” finita

La Lista “Enna al centro” costituita da più soggettività, associative e di partito, operanti nella città, si è proposta nelle recenti elezioni amministrative come alternativa possibile al Pd e al Centrodestra. I risultati conseguiti il 30 e 31 maggio, come Lista e come Candidato Sindaco, sono ampiamente soddisfacenti nelle condizioni date.

Tale è infatti da considerare il risultato di una Lista che, operando con scarsi mezzi e con notevoli difficoltà, elegge 3 consiglieri e registra circa 2400 voti per il proprio candidato sindaco; non trascurando che tali risultati vengono raggiunti in un contesto fortemente condizionato dal cosiddetto voto “strutturato”. Espressione che, eufemisticamente, indica il controllo capillare dell’orientamento del voto tramite clientele, ricatti, promesse, voto di scambio etc. etc. da parte dei partiti maggiori: Pd e Centrodestra.

Come Rifondazione comunista e come FDS, avendo contribuito alla nascita della lista “Enna al Centro” e alla definizione della sua proposta politico-programmatica, abbiamo considerato e consideriamo conclusa la vicenda dell’impegno elettorale della Lista stessa il 30 e 31 maggio.

Abbiano auspicato che la proposta politica della Lista proseguisse dopo il 13/14 giugno con una battaglia di opposizione da costruire in Consiglio Comunale attraverso la propria rappresentanza consiliare. Ciò avrebbe consentito all’aggregazione Enna al Centro di proporsi come un vero soggetto politico, che opera per costruire nel tempo le condizioni di un cambiamento vero al sistema trasversale di occupazione del potere e di gestione della cosa pubblica; sistema che appartiene all’attuale Pd e ampiamente condiviso con il Centrodestra locale.

La fase di ballottaggio, tra i due candidati che si contenderanno la poltrona di Sindaco il 13 e 14 giugno, è considerata da Rifondazione comunista e dalla Fds, irrilevante rispetto alla necessità strategica di costruire nella città le condizioni perché una vera proposta alternativa sia possibile e raccolga il consenso libero dei cittadini.

L’attuale ballottaggio tra Garofalo e Moceri è d’altronde figlio di un meccanismo elettorale e di una legge, introdotta in Sicilia con un accordo trasversale tra la destra cuffariana e la variante crisaffuliana, che, oltre ad avere introdotto lo sbarramento al 5% al fine di sbarazzarsi di ogni voce scomoda, consente il voto disgiunto.

Senza questa immoralità autorizzata dalla legge, che consente il voto disgiunto, il candidato del Pd Garofalo sarebbe stato eletto al primo turno, avendo le sue liste raccolto oltre il 50% dei voti.

Non siamo stati ascoltati e qualcuno all’interno della lista “Enna al centro”, con un atto di pirateria che ha stravolto un preciso deliberato assembleare che non prevedeva nessun apparentamento, ha voluto comunque procedere con una verifica della fattibilità di una alleanza con uno dei contendenti il ballottaggio. Il candidato del Pd Garofalo, consultato per primo circa una possibile alleanza, ha opposto un netto e sprezzante diniego confermando la vocazione all’autosufficienza e all’arroganza dell’attuale Pd. Il candidato Moceri ha invece colto al volo l’occasione e ha accolto tutti i punti programmatici propostigli, offrendo al contempo la garanzia di due assessorati che presiederanno alla realizzazione di questi punti programmatici. Parte della lista Enna al Centro ha ritenuto che ciò fosse sufficiente per fare l’accordo con Moceri.

Rifondazione comunista non condivide e non sostiene tale scelta ritenendola comunque un errore, addebitandone però ampiamente la responsabilità anche alla protervia di chi continua a coltivare arrogante e sprezzante autosufficienza.

Da Dedalo del 07/06/2010

6 Risposte to “Rifondazione Comunista e Federazione delle Sinistra contro Cimino. Esperienza “Enna al Centro” finita”

  1. Tanogiunta barrafranca Says:

    Quando i Comunisti inseguono qualcuno che comunista lo è stato e non vuole più esserlo, la prendono sempre……. lì.
    Chi è causa del suo mal pianga se stesso!

  2. giuseppe Says:

    Come al solito ci sono sempre quelli che fanno gruppo solo per garantirsi, comunque vada, margini di contrattazione. Spesso contrattazioni pro domo propria. In definitiva, da quello che mi pare capire dala lettura dell’articolo, la forte opposizione consiliare è andata a farsi friggere. Mi ricorda una vicenda personale quand, con sforzo enorme una lista consquista un consigliere comunale e qlcuni componenti che non volevano l’accordo col gruppo del presidente uscente poi, a bocce ferme, hanno elemosinato e ottenuto un assessore entrando poi, a tempo definitivo, nell’area del tanto vituperato gruppo di potere ennese. Logiche vecchie e che fanno solo male alla politica di chi si batte per affermare il diritto e la legalità. Saluti.

  3. giuseppe Says:

    errata corrige: consigliere comunale va corretto con consiglere provinciale.

  4. giuseppe Says:

    A proposito ma, il titolo dell’articolo contiene …”contro Cimino”, che cosa c’entra. Potreste illuminarmi? saluti

  5. Carmelo Says:

    Ciao!
    Beh, ovviamente i titoli degli articoli non li facciamo noi ma le agenzie di stampa (in questo caso Dedalo), poichè RC, come si evince dal testo, ha espresso un dissenso di metodo sulla vicenda che prescinde dalle persone coinvolte. Tuttavia, in epoca di iper-personalizzazione, i redattori del sito informativo hanno associato facilmente e, direi io, scientemente, il progetto “Enna al centro” al suo candidato sindaco. Ad ogni modo, la questione è semplice. Venerdì sera, al termine di un incontro di lista durato parecchie ore, si scelse una posizione di sintesi tra le diverse anime del movimento che prevedeva la diffusione a mezzo stampa, volantini e, infine, comizio, dei nostri punti programmatici più importanti che sottoponevamo ai due candidati sindaco andati al ballottaggio, con la precisazione che, se uno dei due (o addirittura entrambi) li avesse condivisi avremmo fatto pubblico plauso dichiarando la nostra disponibilità a lavorare dentro il consiglio per perseguire queste nostre priorità. Questa “sintesi” escludeva esplicitamente apparentamenti ufficiali con tutti, PD e centro-destra, sulla base del convincimento che ad oggi non vi fossero condizioni adeguate per un tale passo e che, al contrario, l’obiettivo dovesse essere quello di rafforzare il progetto “Enna al centro” nella società con l’ausilio dei 3 consiglieri eletti. La mattina seguente qualcuno ha fatto il contrario di quello che si era deciso, con il risultato di “rompere il giocattolo”, visto che, oltre che RC, si è dissociata dall’operazione anche OPEN ((vedi l’articolo: http://www.dedalomultimedia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2035:open-si-dissocia-enna-al-centro-non-esiste-piu&catid=3:il-blog), associazione che, peraltro, esprime due dei tre consiglieri eletti. Bel risultato, non credi?

  6. giuseppe Says:

    Bel risultato davvero!!! direi che a rimetterci è stata Enna!!! Garofalo fedelissimo e l’altro fedelissimo pure, questo significa che questa città o questa provincia non può fare a meno di tirare giacche. Segno dei tempi? No cultura politica scadente perchè basata sulla politica quale espressione di potere. Così come mi preoccupano i fenomeni alla Reichiavik (si scrive così?) capitale dell’islanda, dove il best politik vince e va a governare la capatile di uno stato che è in crisi mistica. Spiegare sempre dopo, che non si riesce a governare un progetto fino in fondo, serve a poco, solo a fare diminuire la affezione della gente alla politica. Visti i dati percentuali di affluenza alle urne? Non ne ha parlato nessuno, solo blogger che scrivono per dare pagelle, colpe, responsabilità ecc. Anche se io di questo mi rallegro, meno qualunquisti ci sono meglio è! Non credo assolutamente che, chi da la giusta importanza alla democrazia rimane a casa; troviamo la sintesi e le facce e la gente, quella che ama la città, la provincia o quello che si vuole, ritorna a partecipare. Ma se troviamo la sintesi, rispettiamola. Fatto che da noi a sinistra ogni tanto è gravemente messa in discussione. Vendola candidato contro la destra!!! Ma bisognava che il partito lo capisse per tempo e mettesse alla porta chi non esce dalla stanza nemmeno a calci. Un peccato, no?! Oggi siamo fuori da tutti i giochi, non quelli di potere che non mi appassionano, ma da quelli di pregettazione. Siamo messi male, un attento bollettino medico direbbe, “…ci riserviamo la prognosi” !!! Alcune denunce sul groppone, nemici a non finire, odio incassato quotidianamente e quando ero convinto di riprendere con la giusta lena… alè, un congresso che si autosodomizza. E come dice un mio compagno, un saluto a pugno chiuso.

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