Venerdì 4 ottobre, ore 18.30
Caffè Letterario “Al Kenisa”
(via Roma 481 – Enna)
Stregoneria, magia terapeutica e medicine nella Modena del Cinquecento, allora uno dei maggiori centri ereticali: in tale contesto, il libro delinea i profili di guaritrici e presunte streghe, ricostruendone l’identità sociale e il rapporto sia con l’inquisizione sia con il Collegio medico.
Basandosi sulla lettura dei processi per maleficio che le coinvolsero, il volume mette in luce gli elementi di novità rispetto allo stereotipo della strega, oltre alla modificazione dottrinale del crimine di stregoneria in riferimento al variare della situazione religiosa dell’epoca. Nell’indagare il rapporto complesso che le empiriche ebbero con il Collegio, vengono prese in particolare considerazione le personalità di alcuni medici umanisti e, soprattutto, noti eterodossi, membri dell’Accademia – luogo di discussioni ereticali e di sintesi culturale. Impegnati nel rinnovamento religioso e culturale cittadino, costoro si dedicarono alla lotta alle superstizioni degli operatori sanitari abusivi, varando appositi statuti, spia della loro visione religiosa non conformista e del particolare nesso tra eresia e medicina.
Domizia Weber è dottore di ricerca in storia moderna e assegnista di ricerca all’Università di Firenze. Oltre a questo libro ha pubblicato Il genere della stregoneria. Il caso di Maddalena Serchia e Giovanni Serrantelli (Lalli, Poggibonsi 2010)